Terza Missione

TERZA MISSIONE

Con la VQR 2004/2010, l’ANVUR ha introdotto il concetto di Terza Missione, identificandolo con un’apertura delle Università al contesto socio-economico circostante mediante la valorizzazione e il trasferimento delle conoscenze, raggiungibili con la promozione di attività di valorizzazione economica della ricerca e iniziative di tipo socio-culturale ed educativo.

Con l’introduzione del sistema AVA, la Terza Missione è stata riconosciuta a tutti gli effetti come una missione istituzionale dell’Università, accanto a quella della didattica e della ricerca, tant’è che a partire dal DM 987/2016 viene considerata tra i requisiti di qualità delle Sedi e dei Corsi di Studio.

Con la seduta del 31 Gennaio 2018, il Consiglio Direttivo ANVUR ha approvato una proposta di revisione della scheda SUA-TM/IS, che costituisce allo stato attuale la Parte Terza della SUA-RD, in seguito ad una consultazione pubblica cui hanno partecipato tutti gli atenei nell’ambito di un’iniziativa promossa dalla CRUI.

La scheda SUA-TM/IS 2 si articola nei seguenti quadri:

Obiettivi Strategici di Terza Missione/Impatto Sociale 2

La Scheda SUA-TM/IS si apre con un questionario in cui gli atenei possono esporre le linee strategiche e gli obiettivi principali delle proprie attività di Terza Missione, fornendo informazioni sul posizionamento della stessa all’interno dei documenti principali (statuto, piano strategico o altri documenti programmatici), riportandone stralci.

Vanno inserite, inoltre, informazioni sul coordinamento (responsabile, struttura e risorse), livello di priorità e monitoraggio delle attività di Terza Missione, sia a livello di ateneo sia a livello di ciascun dipartimento.

Gestione della proprietà industriale

Questo quadro descrive le attività legate alla tutela della proprietà intellettuale, in particolare quelle che generalmente rientrano nella proprietà industriale e che possono dar luogo ad introiti derivanti dalla commercializzazione, ovvero i brevetti e le privative per nuove varietà vegetali.

  1. Brevetti 2: rientrano le domande di brevetto pubblicate presso uffici che producono un search report e interessa tutti i brevetti universitari (la cui titolarità è attribuita all’ateneo) e accademici (ovvero i brevetti firmati in qualità di inventore da almeno un docente, ricercatore, assegnista o dottorando dell’ateneo quale che sia la loro titolarità), al fine di rendere possibile una valutazione complessiva del patrimonio brevettuale dell’ateneo e della sua più ampia attività inventiva;
  2. Privative vegetali 2: si inseriscono quelle presenti n portafoglio e quelle licenziate, le entrate complessive da valorizzazione e per ogni privativa la denominazione vegetale, i titolari, gli inventori e le eventuali entrate di cassa derivanti da valorizzazione.

Imprese Spin-Off 2

Questo quadro descrive le attività legate alla creazione di imprese spin-off, rilevate a livello di ateneo. La definizione di spin-off riprende quella utilizzata nella VQR 2004/2010, incorporando i cambiamenti normativi introdotti dal DM 168/2011, art. 3:

  1. La spin-off è definita dal fatto di operare sulla base di risultati di ricerca prodotti dall’ateneo e/o di mantenere con lo stesso rapporti organici di collaborazione di ricerca,
  2. Non è previsa necessariamente la partecipazione al capitale da parte dell’ateneo né la presenza di ricercatori negli organi di amministrazione,
  3. Si richiede che lo stato di spin-off sia sancito attraverso una delibera del CdA.

Attività conto terzi 2

Tale quadro descrive l’attività conto terzi, ovvero gli importi dei contratti di ricerca/consulenza con committenza esterna, che non sono stati considerati fra le entrate derivanti da progetti competitivi. Queste attività vengono rilevate sia a livello di ateneo che di dipartimento, mediante l’inserimento di una scheda per ciascun dipartimento e una scheda per le entrate di ateneo.

Strutture di intermediazione

Il quadro descrive le strutture di intermediazione dell’ateneo con il territorio, in particolare quelle dedicate allo svolgimento di attività di valorizzazione della ricerca, di incubazione di nuove imprese e di placement. In particolare, sono inclusi nella rilevazione gli uffici preposti alle attività di trasferimento tecnologico, le strutture dedicate all’accompagnamento al lavoro di studenti e laureati, gli incubatori di imprese, i consorzi e le associazioni con finalità di Terza Missione e i parchi scientifici.

Questo quadro si articola in sei sezioni:

  1. Sezione generale 2: vengono indicate le strutture che si occupano dell’attività di Terza Missione a livello istituzionale e viene descritto il modello organizzativo di ateneo;
  2. Uffici di Trasferimento Tecnologico 2: vengono inserite le informazioni relative alle strutture che svolgono funzioni specifiche di quest’attività con l’indicazione di denominazione dell’ufficio, anno di inizio delle attività, budget annuale, numero addetti e sito web;
  3. Uffici di Placement 2: riguarda le strutture dedicate alla selezione e promozione degli studenti con riferimento alle domande espresse dal mondo produttivo;
  4. Incubatori 2: l’ateneo deve inserire in questa sezione le informazioni riguardanti gli incubatori di imprese di proprietà dell’ateneo o con cui l’ateneo ha rapporti di collaborazione formalizzati;
  5. Consorzi e associazioni per la Terza Missione 2: strutture che hanno tra i propri scopi sociali il trasferimento tecnologico, il sostegno all’imprenditorialità, la gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca, l’accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico, i servizi di placement, il Public Engagement, la valorizzazione del Patrimonio artistico e culturale;
  6. Parchi Scientifici 2 di proprietà dell’ateneo o con cui l’ateneo ha rapporti di collaborazione formalizzati.

Gestione del Patrimonio e delle Attività Culturali

Vanno descritte le attività culturali e di valorizzazione del patrimonio storico-artistico svolte dall’ateneo, in quanto rappresentano un segno visibile del ruolo sociale che l’università svolge nella comunità in cui è inserita.

Questo quadro si articola in sei sezioni:

  1. Ricerche e scavi archeologici 2 fruibili al pubblico o tutte le attività di ricerca e/o scavo svolte dal dipartimento, che sono aperte e accessibili al pubblico;
  2. Poli museali 2, ovvero strutture museali che possono includere più siti museali e collezioni di cui l’università detiene la proprietà diretta o la gestione;
  3. Attività musicali 2 con riconoscimento/autorizzazione/finanziamento da parte dell’ateneo;
  4. Immobili e archivi storici 2;
  5. Biblioteche/emeroteche storiche 2;
  6. Teatri e impianti sportivi 2.

Attività per la Salute Pubblica

Descrive le attività di ricerca in campo sanitario per la salute pubblica svolte dall’ateneo nei confronti della comunità e si articola in tre sezioni:

  1. Sperimentazione clinica su farmaci e dispositivi medici 2: vengono rilevate le attività di ricerca clinica volte a stabilire le caratteristiche di effetto, efficacia, sicurezza dei trattamenti medici ed in particolare di farmaci in campo umano. I dipartimenti dovranno compilare la scheda e inserire per ciascun trial il codice EudraCT, la data di autorizzazione del Comitato Etico e alcune caratteristiche del trial, oltre al numero totale di pazienti inseriti nei trial registrati nell’anno. Si raccolgono anche le informazioni relative agli studi sui dispositivi medici, mediante la compilazione della relativa scheda;
  2. Altre attività (studi non interventistici, empowerment dei pazienti) 2: gli studi non interventistici/osservazionali, rilevati in questa sezione, rivestono particolare importanza per la valutazione del profilo di sicurezza dei farmaci nelle normali condizioni di uso e su grandi numeri di soggetti;
  3. Strutture a supporto 2: rientrano le biobanche e le strutture a servizio di popolazioni particolari o a rischio sociale, oltre a considerare gli ospedali e le cliniche veterinarie, in ragione della loro funzione di osservatorio epidemiologico.

Formazione continua, Apprendimento permanente e Didattica aperta

In questa rilevazione vengono considerate anzitutto le attività formative realizzate dalle università in collaborazione e convenzione o comunque in presenza di un atto formale, dalle quali si evinca l’obiettivo di una formazione/aggiornamento funzionale a una determinata attività lavorativa.

Il quadro si articola in cinque sezioni:

  1. Attività di formazione continua 2: definita dalla normativa italiana come “attività formativa rivolta ai soggetti adulti, occupati o disoccupati, con particolare riferimento alle attività a cui il lavoratore partecipa per autonoma scelta, al fine di adeguare o elevare il proprio livello professionale, ed agli interventi formativi promossi dalle aziende, in stretta connessione con l’innovazione tecnologica ed organizzativa del processo produttivo” (circolare del Ministero del Lavoro n. 174/96 – Legge 236/93);
  2. Attività di Educazione continua in Medicina 2: rientrano i corsi ECM certificati dal Ministero della Salute e rivolti a medici, farmacisti, infermieri, veterinari, biologi, tecnici di laboratorio e altro personale interessato del dipartimento;
  3. Attività di certificazione delle competenze 2;
  4. Alternanza Scuola-Lavoro 2;
  5. MOOC (Massive Open Online Courses) 2: corsi a distanza che consentono di accedere ad una formazione di qualità a distanza, senza pagare tasse di iscrizione e con accesso libero ai materiali didattici.

Public Engagement 2

Descrive l’attività svolta dagli atenei e dai dipartimenti avente valore culturale, educativo e di sviluppo della società e rivolta ad un pubblico non accademico.

Il quadro si articola in due sezioni:

  1. Selezione di iniziative di Public Engagement;
  2. Monitoraggio delle attività di Public Engagement.